domenica 23 giugno 2013

Tulpa - Perdizioni Mortali

Regia: Federico Zampaglione
Sceneggiatura: Federico Zampaglione, Dardano Sacchetti, Giacomo Gensini
Produttori: Giovanni Emidi, Maria Grazia Cucinotta
Interpreti: Claudia Gerini, Michela Cescon, Michele Placido, Nuot Arquint, Ivan Franek
Anno: 2012
Nazionalità: Italia
Durata: 82 min. ca

Lisa è una giovane e brillante donna in carriera che però nasconde una doppia natura: la notte è solita frequentare un club privato di scambisti chiamato Tulpa. Li la donna, ogni notte, si lancia in orge selvagge sia con uomini che con donne, ma un giorno un misterioso assassino comincia a massacrare uno ad uno i membri del Tulpa, in particolare il killer si scaglia su tutte le donne e gli uomini che hanno avuto rapporti sessuali con Lisa, per la quale inizierà un incubo senza fine fatto di orrore e morte.


Ammetto di non essere rimasto molto colpito da "Shadow" primo horror di Federico Zampaglione, quel film era fatto bene, ma a mio parere peccava sotto diversi aspetti, su tutti il finale, ma ciò nonostante avevo notato una certa classe nella messa in scena che mi aveva colpito in positivo.
Con "Tulpa" quindi aspettavo Zampaglione al varco e sono felice di poter dire che il risultato è davvero notevole, certo anche questa volta i difetti non mancano: seppur ricco di un cast più che dignitoso i vari attori si sono ri-doppiatti e questo rovina un po la recitazione, il finale è alquanto frettoloso, poco chiaro e anche un tantinello assurdo, ma questa pellicola ha dalla sua diverse cose molto positive.
Prima di tutto la messa in scena; Zampaglione dimostra di essere perfettamente a suo agio con in tempi del thriller, la regia non ha mai una caduta di tono, questa cinepresa che segue ossessivamente e ovunque i vari personaggi mette una certa ansia nello spettatore che inchiodato alla poltrona del cinema aspetta l'arrivo del killer, killer che è dannatamente cattivo e sadico; i suoi delitti infatti sono di una brutalità e di un sadismo sconvolgenti, ma allo stesso tempo sono gustosissimi poichè risultano essere veramente fantasiosi (su tutti quello della giostra che mi è piaciuto un casino) e originali così com'è originale e incalzante il modo che il regista adotta per metterli in scena.
Insomma per chi come me ama lo splatter e le scene di violenza estrema e gratuita il film è un toccasana.
La storia, seppur con qualche sbavatura a livello di script, procede bene intrattenendo e coinvolgendo lo spettatore dall'inizio fino al finale che purtroppo risulta essere la parte meno riuscita del film.
Un altro aspetto positivo di "Tulpa" risiede nel fatto che ad ogni scena, ad ogni inquadratura si nota il grande amore di Zampaglione per il cinema di genere tricolore degli anni 70, un cinema che oggi ahimè non si fa quasi più. Oltre all'uso della cinepresa, delle luci e dei colori tipici del cinema di quel periodo, Zampaglione crea dei personaggi squisitamente retrò, su tutti il killer appunto, che sfoggia un look decisamente Argentiano: giacca scura lunga fino ai piedi, cappello e i mitici e ormai leggendari guanti di pelle neri, insomma si vede proprio che Zampaglione è cresciuto a pane e Argento, quello dei tempi d'oro ovviamente, quello attuale non vale un'unghia di Zampaglione e infatti questo film si pappa a colazione tutta la recente filmografia del regista romano ormai irrimediabilmente in declino.
Alcuni parlano di Zampaglione come della rinascita del cinema thriller e horror tricolore, io personalmente non so se questo corrisponde o meno a verità, a parer mio bisogna aspettare ancora qualche anno e qualche altro film per poter fare tale affermazione, ma la strada intrapresa mi sembra quella giusta quindi aspetto con grande interesse e molta fiducia nuovi lavori del buon Federico.
Insomma sono uscito dalla sala contento e soddisfatto per cui consiglio a tutti i nostalgici di un certo tipo di cinema italiano di fiondarsi al cinema e di non badare troppo ad alcune imperfezioni della trama (perchè ce ne sono), ma di sedersi belli comodi e godersi questa spassosa orgia di sangue e di sesso, si perchè anche a livello di eros stiamo messi bene, le performace hot della sempre bellissima Claudia Gerini fanno decisamente la gioia di noi maschietti.
Bravo Zampa, contiuna così.

venerdì 14 giugno 2013

Hates - House at the end of the street

Titolo Originale: House at the end of the street
Regia: Mark Tonderai
Sceneggiatura: David Loucka, Jonathan Mostow
Produttori: Peter Block, Hal Lieberman, Aaron Ryder
Interpreti: Jennifer Lawrence, Max Thieriot, Elisabeth Shue, Gil Bellows, Eva Link
Anno: 2012
Nazionalità: USA, Canada
Durata: 101 min. ca

Sarah e sua figlia Elissa si trasferiscono in una bella casa situata in una rurale cittadina; tutto sembra procedere per il meglio, ma un giorno le due donne scoprono che nella casa a fianco alla loro, quattro anni fa si consumò un crimine atroce, i vecchi proprietari infatti vennermo massacrati dalla loro figlioletta poi scomparsa lasciando il fratello Ryan come unico superstite.
La giovane Elissa inizierà a legarsi sentimetalmente proprio a Ryan e questa loro relazione riporterà a galla segreti sepolti, segreti molto pericolosi.
 
 
Mentre guardavo questa boiata di film mi chiedevo in contiunazione come mai  una attirce brava come Jennifer Lawrence, fresca di un meritatissimo oscar per la  favolosa performance nel bel " Il Lato positivo" si sia abbassata a prendere parte ad un filmaccio insulso come questo.
Credo che non riuscirò mai a trovare una risposta a questo interrogativo.
Ma veniamo al film: un disastro, ma nel vero senso della parola, non funziona nulla; la messa in scena è scadentissima, i dialoghi sono così ridicoli e imbarazzanti che sembra siano stati scritti da un bambino di due anni, la fotografia pare quella di una soap opera, la regia piatta e anonima per non parlare poi della sceneggiatura, talmente scarna e prevedibile che si intuisce tutto dopo circa venti minuti.
Anche il cast, a parte la bella e brava Jennifer, è da buttare, Elisabeth Shue è insignificante, la sua presenza non la si avverte neppure, quel pesce lesso di Max Thieriot sarebbe cane anche per un teen drama televisivo.
Il film dura poco più di un'ora e mezza, ma sembra che duri un secolo dato che per quasi metà film non succede una ceppa, poi quando si entra nel "vivo" della storia si assiste ad una serie di "colpi di scena" banali e scontati come non mai e a fine visione non ti resta nulla, a parte il nervoso di aver sprecato cento minuti della tua vita per vedere un film che non è ne carne ne pesce, non è horror perchè ovviamente non c'è manco una goccia di sangue (negli USA infatti è un pg 13, da noi, non si capisce perchè, è vm 14), non è thriller, o meglio tenta di esserlo, ma come ho detto è scritto talmente male che è tutto schifosamente prevedibile quindi non vi è nemmeno un minimo di tensione che riesce a tener vivo l'interesse dello spettatore, il quale aspetta solo che il film arrivi alla fine per porre fine ad uno strazio insopportabile.
Una cosa che mi lascia perplesso, ma che dico perplesso, amareggiato, questo è il termine giusto è che ci sono certi film che ancora da noi non sono usciti (vedi il remake di "Maniac" che già dal trailer sembra una figata pazzesca), mentre una porcata come questo, non solo è uscito, ma addirittura è uscito pure al cinema, ecco queste cose proprio non me le spiego, non mi spiego cosa frulli nella testa dei nostri distributori.
Mah, è meglio che mi fermo quì, ho sprecato già troppo tempo per sto film da quattro soldi, concludo solo con un consiglio: evitate questo film come la peste, non buttate via i vostri soldi, cosa che io non ho fatto, io me lo sono visto comodamente a casa e gratis e nonostante ciò mi pento amaramente, pensate se ero andato a vederlo al cinema....

lunedì 10 giugno 2013

Vampires

Titolo Orginale: ID
Regia: John Carpenter
Sceneggiatura: Don Jakoby, tratta dal romanzo di John Steakley
Produttori: Sandy King, Don Jakoby
Interpreti: James Woods, Daniel Baldwin, Sheryl Lee, Thomas Ian Griffith, Maximillian Schell
Anno: 1998
Nazionalità: USA, Giappone
Durata: 108 min. ca

Jack Crow è un rude cacciatore di vampiri che assieme alla sua squadra gira per il mondo, aiutato e finanziato dal Vaticano, con il solo scopo di trovare e sterminare gli spietati signori della notte, ma un giorno sulla sua strada si mette Valek perfido capo di un selvaggio clan di vampiri, intenzionato a trovare la famigerata "croce nera" una croce che potrebbe donare a lui e a tutta la sua specie la totale protezione dalla luce del sole.
Spetterà all'impavido Jack e ai suoi colleghi cacciatori trovare il malvagio Valek e ucciderlo prima che questi entri in possesso della croce.


Quasi tutti hanno snobbato questo film del maestro Carpenter, quasi tutti lo ritengono un film minore...
Forse io sono una mosca bianca o semplicemente ci capisco poco, ma a mio modesto parere questo "Vampires" non solo è tra i migliori vampire movie di sempre, ma è anche una delle pellicole più belle dirette dal papà di Michael Myers; si perchè in questo film si nota, soprattutto, il grande amore del maestro per il cinema western, non a caso lo stesso Carpenter disse all'epoca che per fare questo film si era ispirato ai classici di John Ford, regista da lui venerato, inoltre si può affermare che assieme a "La Cosa" questo è il secondo film più splatter e violento di tutta la filmografia del regista.
La violenza infatti è diretta, brutale e feroce, tutti sono degli spietati assassini a sangue freddo, sia i vampiri (celebre il massacro iniziale compiuto da Valek nel motel, dove fa letteralmente a pezzi tutta la squadra di Jack Crow), ma anche gli stessi cacciatori che si divertono come pazzi ad impalare le creature della notte per poi trascinarle con forza fuori dai loro cunicoli e farle lentamente bruciare vive sotto i raggi di un sole purificatore.
Ma la cosa che apprezzo maggiormente di questo grande film è proprio la rappresentazione dei vampiri. In mezzo a tanti film troppo romantici e smielati che andavano di voga in quegli anni, dove i vampiri erano degli aristocratici snob, puliti e raffinati, in "Vampires" sono dei veri mostri, che non dormono in bare, ma proprio sotto terra, terra dalla quale emergono sporchi, bavosi e incazzati neri; il loro aspetto è rozzo, cupo e dannatamente inquietante, insomma qui abbiamo a che fare con delle creature infernali e non con "un branco di transessuali che se ne vanno in giro a rimorchiare giovani con un falso accento europeo" come appunto dice il mitico Jack Crow in una delle scene più divertenti del film.
Altro punto a favore del film il cast con un sempre straordinario James Woods nei panni del cacciatore di vampiri, cacciatore che, a volte, sembra essere più freddo e spietato dei vampiri stessi, la bella e brava "ex Laura Palmer" Sheryl Lee che interpreta una prostituta contagiata dai vampiri e un insolitamente bravo Thomas Ian Griffith nei panni del temibile capo vampiro Valek e da quì si nota ancora di più la bravura di Carpenter nel saper dirigere gli attori perchè Griffith di regola è un attore piuttosto cane, ma in questo film recita da Dio, ogni volta che appare, con quello sguardo vitreo e quel viso pallidissimo si prova un brivido lungo la schiena.
Ultimo, ma non ultimo, una sana critica alla chiesa (che non guasta mai) dal momento che il vero cattivo della vicenda, più dello stesso Valek, è un infimo cardinale (interpretato da un magnifico Maximillian Schell) che proprio per mancanza di fede vuole unirisi ai vampiri e diventare uno di loro per poter vivere in eterno, quindi Carpenter vuol farci vedere che non tutti gli uomini di chiesa sono quello che sembrano o credono veramente in quello che professano.
In conclusione quindi questa pellicola meriterebbe maggior attenzione sia da parte della critica, ma soprattutto da parte del pubblico, perchè oggi che siamo letteralmente sommersi dal letame dei vampiri emo di "Twilight" films di questo tipo andrebbero riscoperti per far capire alle nuove generazioni di ragazzini idioti quali siano i veri films sui succhiasangue.

giovedì 6 giugno 2013

Happy Birthday ..... Freddy






Oggi è il compleanno del GRANDE Robert Englund, si ragazzi, oggi lo Zio Freddy compie 66 anni. Potessi gli regalerei una statua d'oro in suo onore, ma non ho le disponibilità economiche per farlo XD

Quindi mi limito ad omaggiare, questo leggendario caratterista che ci ha regalato, con la sua meravigliosa performance, uno dei personaggi più belli della storia del cinema horror.

GRAZIE ROBERT E BUON COMPLEANNO!!!!!!!

domenica 2 giugno 2013

Lui è il boss.... il trailer di Machete Kills





Non ci sarebbe bisogno di dire nulla, il trailer si commenta da solo :-)
La prima cosa che ho detto quando l'ho visto è stata WOW,  se già il primo film mi aveva alquanto gasato questo sequel sembra che sia il doppio più spaccone, rozzo e tamarro....
Rodriguez è tornato.
In Italia il film uscirà il 3 ottobre e cazzarola non vedo l'ora, già vedere Mel Gibson nei panni del cattivo so già che mi manderà in estasy, peccato solo per la presenza di quella sfigata di Lady Gaga, speriamo almeno che il suo personaggio si limiti ad un semplice cameo e che esca di scena tranciata a metà dal machete di Danny Trejo XD.

Tutti in prima fila il 3 ottobre